Verificata
Un uggioso pomeriggio feriale di gennaio, ai tempi del COVID-19.
Si diventa introversi, ai tempi del COVID-19, ci si chiude nel proprio perimetro mentale, non uscendo di casa.
Ma questo è, che senso ha lamentarsi ? Quindi usciamo, passiamo a prendere di sorpresa un amica che...oggi compie gli anni e ci facciamo una passeggiatina a vedere il Tevere in piena all'isola Tiberina.
Fa freddo, è umido e freddo....brrr...
Allunghiamoci a vedere la Fontana delle Tartarughe a Piazza Mattei....festina lente.
Cos'è quell'insegna? Cioccolata...? Perché no?
Entriamo, ci accoglie un addetto gentile, ci sorride con gli occhi da sopra la mascherina, che sorriso avrà? Non è gentile, di più, è preparato, attento, espansivo... ci spiega tante cose per indirizzare la nostra scelta, sono alcuni minuti sull'ottovolante della storia del cioccolato, del loro particolare cioccolato.
Scopriremo che il gentile addetto si chiama Nilo, si, Nilo... non siamo lontani dall'Iseo Campense, il tempio di Iside in Campo Marzio...ci sarà un motivo per cui siamo arrivati qui...?
Mah? Cosa ci sta dicendo? Lascia Iside e Osiride con il figlio-falco e ascolta, lui ti sta chiedendo cosa desideri. Dai, torna qui e ordina, dai, dai...
Abbiamo il nostro cioccolato caldo ed assaggiamo questo, quello e quell'altro ancora. Sapori inconsueti seducono le nostre papille, ignare di questo inaspettato incontro, in un uggioso pomeriggio di gennaio ai tempi del COVID-19. Parliamo, sorseggiamo la bevanda degli dei, ci guardiamo negli occhi, sorridiamo, siamo in cielo.
Grazie.